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Il cappello da cuoco è un simbolo riconoscibile in tutto il mondo, soprattutto se parliamo della classica Toque alta e inamidata, forse oggi un po’ datata ma che nell’immaginario collettivo riporta subito ad un grande chef.
Questo copricapo affonda le sue origini nella storia, non solo moderna ma anche più antica. Secondo alcune antiche leggende, il tipico copricapo era in uso già nelle cucine dei Re assiri, che temendo di essere avvelenati imposero ai cuochi di indossare alti copricapi, come corone, per renderli facilmente visibili e controllabili.
Più cruenta la leggenda che vuole la creazione del cappello da cuoco presso la corte di Enrico VII, che trovando un capello nel piatto impose un copricapo per evitare lo spiacevole incidente, non prima di ordinare che venisse tagliata la testa a chi aveva preparato il suo piatto.
Secondo un’altra leggenda, il cappello nacque per volontà di Maurice Boucher, cuoco alla corte del principe francese Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, nel 1795 per motivi igienici.
Al di là delle leggende, il cappello da chef pare essere nato tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. C’è chi lo attribuisce al cuoco francese Alfred Suzanne, che si proclamò chef (capo) sottolineando la gerarchia vigente in cucina, e dando il là all’utilizzo di questo appellativo. C’è chi invece attribuisce il primo utilizzo all’illustre cuoco francese Marie-Antoine Carême, che operava nelle cucine di Re Giorgio IV nel Regno Unito.
Carême dettava legge in tutta Europa tanto che il copricapo si diffuse con grande rapidità presso le altre corti e nelle cucine di tutto il continente.
Il nome Toque del copricapo deriva dal nome francese del tocco, cappello un po’ floscio.
In seguito, per il colore bianco adottato da tutti, prese il nome di Toque Blanche, che va ad indicare il copricapo utilizzato dagli chef.
La Toque rappresenta il simbolo per eccellenza dello chef.
In effetti è proprio questo copricapo a distinguere lo chef dal resto della brigata di cucina. In questo caso il cappello ha un ruolo non solo igienico e sanitario, ma anche gerarchico.
Lo sapevi che il nome Toque del cappello deriva dal nome di un tipico cappello francese, il “tocco”, un cappello che cade in modo morbido su un lato.
Una leggenda narra che le cento pieghe di cui è fatto il tradizionale cappello, corrisponderebbero ai cento modi che uno chef conosce per cucinare le uova.
La toque da cuoco nonostante le numerose alternative oggi disponibili resta il copricapo di maggior effetto. Indossare un cappello classico da chef dona un’apparenza altamente professionale, un aspetto sicuro, un portamento carismatico e rende immediato riconoscere chi ha in mano le redini della cucina.
Per tutte le figure professionali che lavorano e manipolano il cibo è obbligatorio indossare una divisa che risponda a caratteristiche di pulizia, igiene e sicurezza imposti dal Sistema di analisi dei rischi e punti di controllo critici (HACCP).
Ogni elemento della divisa risponde ad esigenze pratiche e per questo motivo è importante comporre il proprio outfit completandolo di tutti gli elementi necessari.
Il sistema HACCP prevede espressamente che i capelli siano contenuti e fermati da un copricapo, come una toque da cuoco, che impedisce ai capelli di finire involontariamente nel piatto.
Trovare un capello in un piatto ordinato in un ristorante o locale analogo è tra le cose peggiori che possano capitare ad un cliente!
Risulta quindi importantissimo non sottovalutare la scelta del giusto copricapo.
Noi di West Rose offriamo una vasta gamma di scelta e diversi modelli.
Se tra i cappelli da cuoco classico non hai trovato quello che fa per te, contattaci e ti aiuteremo a trovare la soluzione giusta in base alla tua capigliatura e mansione!
Abbina il copricapo agli altri accessori nella stessa fantasia o colorazione!
bottoni – fazzoletti – grembiuli